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Giurdignano

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Monografia Giurdignano

  • PREFAZIONE pag.5
  • Introduzione pag.8
  • Centro Storico e Frantoio Ipogeo pag.14
  • Palazzo Baronale pag.19
  • Cripte e Chiese Rupestri pag.21
  • Dolmen e Menhir pag.26
  • Français pag.33
  • English pag.47
  • Deutsch pag.60
  • Español pag.74
  • BIBLIOGRAFIA pag.87

 

Giurdignano

Giurdignano con i suoi 1.900 abitanti rientra nell’Unione dei Comuni di Terra d’Oriente e si colloca nel contesto del territorio salentino a pochi chilometri da Otranto, sul versante centro-levantino della provincia di Lecce.

Giustamente definito come “il giardino megalitico d’Italia”, il comune di Giurdignano custodisce un imponente patrimonio storico-monumentale. Esso è riconducibile all’età dei metalli ed è individuabile nella copiosa presenza di dolmen e menhir che impreziosiscono il contesto paesaggistico rupestre. Il territorio conserva con cura le antiche vestigia della civiltà agricolo-pastorale del Salento ed è la campagna a offrire le testimonianze della fiorente industria agricola. Essa è tuttora rigogliosa nei curatissimi uliveti e nelle tradizionali architetture rurali, come le pajare e i muretti a secco che decorano e scandiscono il paesaggio circostante all’abitato.

La profumata brezza del vicino Canale d’Otranto batte le verdeggianti campagne, nelle quali l’olivo cresce florido e si dirama in vasti boschi che si estendono per tutto il territorio circostante. Per secoli la produzione olivicola ha sostenuto l’economia giurdignanese e ancora oggi l’olio spremuto dalle olive di questa terra primeggia nel settore agroalimentare salentino, in particolare per la sua genuinità e squisitezza. L’abbondanza della campagna e dei suoi frutti riemerge nella tradizione culinaria giurdignanese, che con passione e ricercatezza rivive nelle attività di ristorazione che animano l’antico borgo.

La cucina tipica si rende protagonista nelle celebri “tavole di San Giuseppe”, antica usanza del territorio idruntino. Infatti, ogni 19 marzo, in occasione della festa del santo, la comunità giurdignanese usa imbandire delle tavole ricche di pietanze locali gustose e genuine delle quali ne usufruisce l’intera collettività. Anticamente le tavole di San Giuseppe rappresentavano un momento di condivisione cristiana, nel segno dell’accoglienza conviviale e della carità verso i più bisognosi.

L’antropizzazione del territorio risale a tempi antichissimi, sebbene le prime fonti archivistiche riguardanti Giurdignano si attestano nel corso del dominio normanno-svevo, quando il feudo venne concesso da Tancredi d’Altavilla a Niccolò de Noha.

La storia della comunità giurdignanese riemerge passeggiando tra le piccole strade del borgo antico; qui si riscopre il fascino della autenticità salentina ed è facile rimanere incantanti dai colori caldi degli edifici che si stagliano ridenti sull’azzurro del cielo. Il burrascoso passato della “frontiera” salentina, nel contesto degli attacchi e delle incursioni turco-ottomane, riaffiora in diversi impianti edilizi che si ergono nel centro storico.

È il caso di “Palazzo Vilei”: edificio dalla fisionomia turrìta risalente al Cinquecento e caratterizzato dal possente portale bugnato. A Giurdignano la storia si mostra ai visitatori in splendidi ricami storico-artistici che mettono in mostra l’importante passato intriso dalla cultura italo-greca e dalla tradizione religiosa ancora oggi presente nella vita comunitaria.

Visitare Giurdignano è come passeggiare nei giardini della memoria millenaria del Salento, accompagnati da una grande sensibilità per l’accoglienza turistica e la valorizzazione culturale.

 

 

 

 

 

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